“Sì alla turnazione se 40 sono troppe, no ad altre proposte che non tengano conto del principio di solidarietà e della priorità nell’utilizzo del personale”.
Così, con fermezza e altrettanta chiarezza, Antonio Trenta, segretario generale UILA UIL di Taranto in merito alla questione delle lavoratrici dell’Azienda agricola “don Camillo” di Massafra.
Dopo i licenziamenti, la protesta, il confronto con il responsabile legale dell’Azienda.
Il vertice fissato in Prefettura per mercoledì scorso, è stato rinviato al prossimo 29 giugno. In collegamento audio e video dalla sede della Prefettura di Taranto, UILA UIL di Taranto, le altre organizzazioni sindacali di categoria avranno modo di trattare sul futuro di queste lavoratrici alla presenza del prefetto Demetrio Martino, del sindaco di Massafra Fabrizio Quarto e dei responsabili dell’Ispettorato territoriale del lavoro e dell’Inps di Taranto.
Trenta, alla vigilia del vertice, ribadisce “Non abbiamo nessuna intenzione di accogliere una proposta diversa da quella del totale coinvolgimento dell’intera platea storica delle lavoratrici dell’azienda agricola “don Camillo” di Massafra. Respingeremo pertanto tutte le ipotesi che non terranno conto della solidarietà”.
Per l’occasione, il segretario generale UILA UIL di Taranto avanzerà le legittime richieste delle lavoratrici, 40 in tutto, che chiedono di essere impiegate nella nuova fase di lavorazione dei meloni. La protesta della Uila Uil è scattata quando l’azienda ha deciso di riprendere in servizio soltanto 12 di queste lavoratrici.
“Per evitare discriminazioni – afferma Trenta – abbiamo proposto di ricorrere al metodo della turnazione, in modo da coinvolgere tutte e 40 le addette, utilizzando esclusivamente il principio di solidarietà. E abbiamo anche proposto, come nelle prerogative del sindacato, ma anche come sottoscritto nell’accordo aziendale del 2019, il criterio oggettivo condiviso nella priorità dell’utilizzo del personale”.