È l’appello del segretario generale della Uila Uil di Taranto, Antonio Trenta, per fronteggiare l’aumento dei casi da COVID-19 tra i braccianti del territorio jonico.
Trenta, afferma“I numeri parlano con evidenza: tutti i lavoratori agricoli che hanno contratto il covid-19 si sono contagiati sul lavoro. Ma questo non deve portarci alla rassegnazione. Anzi, al contrario, vale la pena d intensificare le misure di sicurezza e prevenzione, soprattutto sui mezzi di trasporto, dove la diffusione del virus può essere maggiormente agevolata”.
Sottolinea, “in agricoltura non esiste una rete di trasporto pubblica. Anche per questo diverse migliaia di braccianti tutti i giorni sono costretti ad utilizzare mezzi privati come autobus, pullmini e auto per recarsi a lavoro. E’ chiaro che in questo contesto è più facile sfuggire ai controlli rispetto che sui mezzi pubblici”.
Di qui l’appello agli Organi di controllo: “Vigilino per il rispetto delle norme anti covid-19 sia sui luoghi di lavoro sia sui mezzi di trasporto, senza trascurare che non sempre il lavoro agricolo viene svolto nei campi all’aperto. Migliaia di giornate vengono infatti lavorate anche al chiuso nei magazzini ortofrutticoli dove, a nostro avviso, il rischio contagio è ancora più alto, dovendo gli stessi operatori lavorare fianco a fianco sulle linee di produzione. Vogliamo per questo sensibilizzare tutti, lavoratori e aziende, a rispettare le prescrizioni affinché il rischio sia ridotto al minimo”.
“Va evidenziato”, conclude il segretario generale UILA UIL Taranto, che “l’Inail riconosce infortunio sul lavoro a tutti i lavoratori contagiati da covid-19. Nel momento in cui i lavoratori sono positivi al test viene inoltrata la denuncia a detto Istituto da parte del datore di lavoro o dal lavoratore tramite il Patronato. Inoltre, si considera anche infortunio in itinere il contagio avvenuto nel percorso casa-lavoro”.